http://1.bp.blogspot.com/-2iIvym_k31Q/VJ9d7yYkX1I/AAAAAAAAAHc/W1XUpJXak5U/s1600/logo.png 

 

 

Narcisisti perversi - Manipolatori - Vampiri psico-affettivi

Tipologie di donne vittime di violenza



Separazione rapida
le donne che rientrano in questa tipologia intrattengono in genere un rapporto relativamente recente con il partner violento. Hanno un’immagine chiara del rapporto di coppia, che ai lo-ro occhi dev’essere privo di violenza. Sono consapevoli di sé e ben informate. L’allontanamento della persona violenta è molto efficace in questi casi in quanto accresce il disprezzo nei confronti della violen-za e contribuisce a mettere fine al rapporto violento. Una riappacificazione è immaginabile solo a chiare condizioni. La vittima del narciso è convinta di amarlo alla follia, spesso però non è l’uomo reale che ama ( anche perchè i narcisi non si fanno conoscere) ma la fantasia che ha di lui. In non pochi casi la vittima è innamorata dell’ immagine accattivante che il narciso riesce a trasmettere al mondo senza riuscire a vedere l’egoismo e l’aridità emotiva che si nascondono dietro la splendida facciata.

Separazione avanzata
le donne che appartengono a questa tipologia sono spesso sposate da anni e hanno dei figli. Nel corso del rapporto la violenza aumenta e con essa il desiderio della donna di sepa-rarsi. Le vittime descrivono il loro rapporto di coppia come una «lotta» per difendere i propri interessi. L’escalation della violenza aumenta la capacità d’azione ma anche i rischi delle donne: all’intervento del-la polizia sono decise a separarsi e l’allontanamento mette fine al rapporto. Durante e dopo l’allontanamento si sentono tuttavia insicure e temono di subire nuovi abusi. : le donne che rientrano in questa tipologia intrattengono in genere un rapporto relativamente recente con il partner violento. Hanno un’immagine chiara del rapporto di coppia, che ai lo-ro occhi dev’essere privo di violenza. Sono consapevoli di sé e ben informate. L’allontanamento della persona violenta è molto efficace in questi casi in quanto accresce il disprezzo nei confronti della violen-za e contribuisce a mettere fine al rapporto violento. Una riappacificazione è immaginabile solo a chiare condizioni.

Nuova opportunità
in questa tipologia rientrano prevalentemente donne più anziane che in genere sono sposate da molti anni e hanno dei figli. Queste donne hanno una chiara idea della «normalità fami-liare». Descrivono la violenza come episodi isolati che turbano la «normalità» e li attribuiscono a proble-mi del marito (alcolismo, disturbi psichici o dipendenza dal gioco), che secondo loro si presentano in modo variabile. L’allontanamento di polizia viene preceduto di regola da diversi tentativi di indurre l’uomo a cambiare comportamento. L’allontanamento viene utilizzato come «prova decisiva», durante la quale la donna spera nell’«effetto pedagogico» esercitato da terzi sul marito violento. L’obiettivo non è solo la separazione ma una continuità del rapporto coniugale, tuttavia senza violenza.

Legame ambivalente
questa tipologia include le donne traumatizzate da lunghi anni di violenza croni-ca subita dal partner, che si sentono inermi e inefficienti. Le donne che vivono un conflitto di ambivalen-za si ritrovano spesso in un forte rapporto di dipendenza dalla persona violenta. È proprio in questo ge-nere di rapporti che s’innesca la spirale della violenza. Le donne mostrano segnali che possono essere interpretati come tentativi di superate i traumi: la paura fa sì che queste donne tentino di assumere il controllo della situazione dimostrando vicinanza e solidarietà con il partner violento. Spesso sono convinte di dover sopportare la violenza per proteggere i propri figli. In molti casi riconoscono tardi il rischio che corrono e solo se sottoposte a domande mirate. Molte di loro hanno già vissuto esperienze analo-ghe nell'infanzia e sono convinte che anche un altro compagno sarebbe violento. Con questa tipologia di vittime, l’allontanamento di polizia presenta le minori possibilità di riuscita, in quanto una separazione fi-sica dal coniuge non aumenta la loro sicurezza. Infatti, capita spesso che queste donne accolgano il ma-rito nuovamente a casa subito dopo l’allontanamento. Per modificare la situazione devono poter contare su un aiuto coerente.

Share on Google Plus

About Pamela Soluri

    Blogger Comment
    Facebook Comment

0 commenti:

Posta un commento