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Narcisisti perversi - Manipolatori - Vampiri psico-affettivi

DNP - Disturbo Narcisistico di Personalità

Nella scala dei disturbi psichiatrici i narcisisti patologici, bugiardi/manipolatori/distruttivi (DNP), vengono poco prima degli psicopatici, ovvero dei serial killer, cioè di quelle persone disturbate che oltre a mentire e a praticare violenza psicologica senza ‘senso di colpa, né di pietà’, commettono anche atti di estrema crudeltà fisica.
Con la loro violenza psicologica, pregna di atteggiamenti e comportamenti manipolatori e ingannevoli, possono – senza farsi il minimo scrupolo – generare immani sofferenze nelle loro vittime e in alcuni casi possono giungere ad istigare al suicidio.
L’attorialità del narcisista è diversa da quella dello psicopatico che finge di essere una persona normale, ma è consapevole di voler uccidere; il narcisista finge sul limite tra consapevolezza ed inconsapevolezza, lui/lei si identifica con il suo personaggio super e speciale, ne viene posseduto, così agisce nel bene e nel male sentendosi nel giusto e con una strana e inquietante spontaneità.
Ogni narcisista patologico è diverso da un altro, per difendersi dai suoi comportamenti disturbanti è importante comprendere la sua specificità.
I narcisisti sono tanto più patologici (maligni) nella misura in cui non provano senso di colpa e quindi per nutrire il proprio egoismo, giungono all’invidia, alla manipolazione e all’odio (in modo particolarmente assurdo verso chi li ama e ne ha fiducia).
Tuttavia, che si tratti di uomini o di donne, esistono tipologie particolarmente maligne di narcisismo patologico, seriamente disturbante e traumatizzante per il partner.
Tale comportamento maligno che porta tale soggetto ad avere anche tratti borderline, antisociali e paranoici.
Il narcisista patologico la fa pagare psichicamente alle persone che hanno la disgrazia di innamorarsene, producendole continui ‘microtraumi’ fino a provocarle una vera e propria sindrome traumatica dagli esiti che possono essere gravi e persino fatali.
Il bisogno di distruggere la coppia deriva da un'aggressività primitiva contro la coppia edipica.
Questi conflitti inconsci possono essere portati alla patologia dalla relazione madre-bambino. L'aggressione provocata, innescata o rinforzata da una madre fredda e rifiutante, da una trascuratezza grave, precoce o cronica, da una madre dimentica dei bisogni emotivi e della vita interiore del figlio; un rinforzo secondario tramite i conflitti con il padre ( o l'assenza di una disponibilità da parte del padre ) possono indurre invidia e odio intensi verso la madre.
L'odio per le donne e l'invidia per esse possono diventare un potente motore inconscio che intensifica i conflitti edipici.
Fonte: Pier Pietro Brunelli - Psicoterapeuta

 

Che cosa significa "narcisismo patologico"?
Il narcisismo patologico si verifica quando il soggetto concentra esagerati interessi sulla propria immagine esterna, trascurando quella interna.
Esso offre una immagine esteriore di sé che non corrisponde a quella interna. Il narcisista è più preoccupato di "come deve apparire" piuttosto di "che cosa sente dentro". Il suo è un Sé povero.

A cosa porta il divario tra l'immagine esterna e quella interna?
Il contrasto tra quello che si vuole apparire e quello che si sente, porta a disturbi patologici quali: sensazione di vuoto, incapacita di sentire sentimenti, demotivazione al vivere e quindi depressione o ipocondria.

Di quali reazioni soffre il narcisista?
Il narcisista soffre soprattutto a causa dell'immagine insicura del Sé. Le reazioni sono: grandi ambizioni e crisi d’insicurezza, fasi megalomaniche e sentimenti d’inferiorità, atteggiamenti manipolatori ed eccessiva dipendenza, momenti maniacali e incertezze, troppa sicurezza e insicurezza.

Quali capacità relazionali ha il narcisista patologico?
Il narcisista patologico non sa vivere rapporti nel segno della reciprocità, perché incapace di amare un partner, di costruire una vera amicizia, di essere in sintonia con gli altri e quindi provare empatia. In tutti questi casi si tratta quindi di rapporti a rischio.

Con quali occhi il narcisista "vede gli altri"?
Il narcisista conosce gli altrì non per quello che sono ma per la loro immagine; non riesce quindi a integrarsi, rimanendo solo. Le altre persone sono oggetti nelle sue mani; gli altri non contano per quello che sono bensì per quanto possono dare. La sua è una lotta eterna per il potere, per tranquillizzare la sua vulnerabile fragilità, per risolvere solo i suoi bisogni, per sedurre ed avere la prova del suo fascino esteriore (immagine esterna). Nel tempo elimina colleghi, amici, familiari. Non
si fa senza scrupoli poiché privo di coscienza morale.

Il narcisista allora è una persona che vive bene o male?
È soggetto che vive male, che non si tratta bene (spesso sono presenti tendenze autodistruttive) e che non può godersi le cose poiché incapace di entrare in relazione con esse. Quindi il narcisista non può provare piacere sessuale, perché non lo sa né dare né ricevere, non gode dei piaceri terreni; le "cose esterne" di qualunque tipo siano, persone o oggetti, non vengono da lui fatte proprie. Si assiste alla mancanza di autentico interesse per tutto ciò che è "al di fuori di sé".

Il narcisista vive soltanto di sé?
Quasi esclusivamente sì
Il narcisista crede di trovarsi al centro del mondo e quando parla, guarda e ama, ascolta, vede, vuole bene esclusivamente a se stesso. L'impressione proiettata dall'immagine esterna è di solito completamente opposta, tramite le lusinghe, i falsi sentimenti, le esagerazioni, modo di fare carino ed educato, ecc. Quando questa immagine viene sottoposta a critiche o comunque intaccata
scatta il meccanismo del conflitto e dell'interruzione del rapporto.

Quali sono gli effetti più devastanti di un narcisismo malato?
Gli effetti si ripercuotono sulla parte più profonda dell’essere umano, quella affettivo-sessuale. Nel rapporto con l'altro sesso spende le sue energie unicamente in favore di se stesso e mira a soddisfare le proprie richieste a prendere e ad avere, considerando il partner come un’estensione di sé, come un mezzo e non come una persona.

Perché il narcisista pretende di essere amato?
Pur non sapendo amare il narcisista esercita un enorme e potente fascino sull’altro sesso, dovuto ad una immagine o corpo curato, in congiunzione o assenza di questo è dotato di un notevole potere
seduttivo di tipo espressivo e verbale. Tale potere è dovuto a una certa pseudosicurezza e baldanza che lo rendono un soggetto interessante all'altro sesso. Il narcisista pretende di essere amato perché l'amore degli altri gonfia e sostiene tale immagine seduttoria.

Quale relazione può stabilire il narcisista in un rapporto di coppia?
Esso non è in grado di stabilire una relazione matura, poiché i suoi obiettivi sono quelli di valorizzare se stesso, autoproteggersi, amarsi, utilizzare l'altro per i propri fini, non coinvolgersi. Il narcisista pone se stesso come l'unico punto di riferimento intorno al quale organizzare ogni sua esperienza affettiva. Essendo troppo concentrato sulla propria persona, non entra in contatto con il partner e non ne cerca l’intimità. Non vede il partner come persona e di esso ne coglie soltanto alcuni frammenti; su questi inventa una storia d’amore, considerando vere le proprie costruzioni fantastiche.

Il narcisista rispetta il partner?
Il narcisista non può rispettare il partner; il suo rapporto è costruito sulla presunzione, l’orgoglio patologico e vanità. Tali comportamenti sono dovuti all’esagerazione dell’amor proprio, ad un esagerato senso del proprio valore, all'invincibilità, alla incapacità di fare una sana autocritica e di subire le critiche altrui, che minerebbero l'immagine esterna; la sua è una sorta di anestesia emotiva e sentimentale, una specie di corazza che lo isola dagli altri.

Come si comporta il narcisista sul versante sessuale?
Il narcisista è una persona che promette ma non dà. La sua passione è al servizio del narcisismo: usa il corpo e le parole per sedurre, eccitando sessualmente, inventando storie d'amore, fuggendo al momento buono.
E' un partner che simula la disponibilità a fornire un piacere unico ed infinito. Nei fatti però non mantiene quanto promette perché controlla sentimenti, emozioni e sensazioni, dosando accuratamente
incontri e reazioni; non si sa abbandonare al piacere sessuale. Il suo è solo un potente erotismo che si esaurisce rapidamente e finisce con l’abbandono dell’altro, usato e poi gettato via.

Qual'é l'autostima e l'autoaccettazione del narcisista?
Il narcisista vive i rapporti sentimentali solo come prove, come verifiche del funzionamento della sua immagine esterna (di seduttore) e non come vero piacere; di conseguenza è sempre in ansia, in difesa.
È una persona immatura, incapace di dare ordine alla propria esistenza, che gioca con i propri sentimenti e con quelli degli altri. Per questi motivi non può provare una autostima ed autoaccettazione sufficienti.

Perché nel narcisismo patologico c'è la negazione dell'amore e della sessualità?
La risposta a questa domanda la si può trovare tra le precedenti; al narcisista è precluso il piacere della sessualità perché non può provare amore per gli altri. Il narcisista può vivere l'eros o il sesso come un atto dovuto o meglio meccanico, senza provare il piacere, l'emozione, la fantasia, la passione e l'intimità che identificano invece un vero rapporto, fatto di sessualità.

Perché il narcisista esercita continuamente il suo fascino di seduttore?
Appena interrotta una relazione di coppia il narcisista (come nel caso del borderline) vive il fallimento non a causa di un rifiuto sentimentale,bensì per il crollo dell'immagine esterna. Esso ha perso il potere sull'altro ed allora inizia una nuova conquista in quanto non sa vivere se non
ha la certezza di piacere. Le relazioni sono brevi, superficiali e tormentate; finiscono quasi sempre in clima burrascoso e non durano in media più di qualche giorno o mese. Il narcisista ha una bassa tolleranza alle tensioni e quindi tende a separarsi o a divorziare più delle altre persone.

Il narcisista è un "dongiovanni" al maschile ed una "Carmen" al femminile?
Mentre le persone normali cercano di impegnarsi nella vita sociale, per realizzare se stesse, il narcisista impiega gran parte delle energie per far innamorare gli altri, che non contano affatto di per sé, ma sono un banco di prova per verificare le proprie capacità seduttive. Spesso il
narcisista non s’accontenta infatti di un solo partner, ma necessita di
una specie di harem per un bisogno malato di conquista. Quando vuol sedurre o fa la corte è brillante, ma non ha più niente da dire se si stabilisce un legame, perché è un soggetto vuoto ed incapace di provare amore e di attuare una comunicazione profonda. Non c'è scambio affettivo; manca l'amore, la passione, la sintonia erotica e l'intimità.
Per il narcisista la soddisfazione più importante deriva dalla conquista, dominio e controllo dell'altro piuttosto che da un'esperienza d’amore.
Esso vive una perenne insoddísfazione che lo spinge in maniera coatta a passare di conquista in conquista.

Il bisogno di sedurre nasconde qualche tipo di immaturità?
Sì. Si tratta di una immaturità psicoaffettiva; se il narcisista non riesce a sedurre si ammala. La seduzione fa da schermo a grandi insicurezze;l'altro viene spesso utilizzato come antidepressivo ai propri conflitti ed insicurezze; il narcisista "preleva" dall'altro ciò che a lui manca
(l'autostima, i sentimenti, le necessità quotidiane, ecc.) finendo per sottomettere l'altro alla propria volontà (Abuso emozionale e verbale).

Da cosa è connotata la vita del narcisista?
Nei casi più difficili la vita affettiva del narcisista è una serie di errori, di insuccessi a catena; è costituita da fallimenti e conquiste, di rapporti tormentati che terminano male. Ed il guaio è che, per tale immaturo, il male non è mai una colpa personale, ma sempre l’effetto degli errori altrui o di un fato avverso.Sono i casi in cui diventa necessario l’aiuto di uno psicoterapeuta, per realizzare un’adeguata autostima, una solida immagine di sé e quindi un’autoaccettazione, con fiducia nelle pro-
prie capacità d’amare e nella propria amabilità. Purtroppo tale soggetto è sovente troppo narcisista per accettare di chiedere aiuto.

Il comportamento seduttivo, manipolativo o utilitaristico è attuato volontariamente o no?
Il narcisista patologico probabilmente ad un certo punto della vita ha iniziato ad attuare le tecniche seduttorie e manipolatorie come strumento di sopravvivenza e da un certo momento in poi ha perso il senso di umanità, di farsi scrupoli, fino ad annullare i sensi di colpa. Il suo comportamento, patologico, è frutto di un "incallimento" che perdura da anni; i comportamentii messi in atto sono ormai automatici e privi di volontà, come quelli di chi continua a fumare sapendo di potersi ammalare di cancro.

Il narcisista manca totalmente di umanità?
Molti casi patologici presentano una pressoché totale mancanza di umanità. La personalità e quindi le scelte di vita sono connotate prevalentemente da un comportamento narcisistico e pertanto questo costituisce la prevalenza della persona. Affiorano, in alcuni momenti, comportamenti diversi e quasi normali (pseudonormalità), che sembrano contraddire la personalità di fondo. Ma essi vengono completamente sommersi e riassorbiti dal narcisismo.

Perché le persone narcisiste ricorrono all'abuso?
Le persone che presentano un disturbo mentale, a causa dell'ansia, dello stress e paura ricorrono all' abuso (o possono esserne vittime) per risolvere i loro problemi. Esse infatti sperimentano un intenso dolore, paura e vergo- gna ed utilizzano l'abuso come una sorta di difesa primitiva che hanno imparato molto tempo prima, probabilmente nella prima adolescenza. L'abuso emotivo, ad un certo punto della loro vita, farà parte della loro personalità - come modalità di sopravvivenza - e sarà difficile da sradicare se non attraverso lunghe psicoterapie. Inoltre sarà fonte di sofferenza perché porterà alla solitudine, al continuo cambiamento di amici e persone, accen- tuando i sintomi della patologia e peggiorando la prognosi.



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